Antonio Ciraci

 Antonio Ciraci, nasce a Napoli nel 1955, dove vive e lavora. Laurato in Sociologia nel 1976, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli circa dieci anni dopo. Espone dal 1980 in una trentina di personali e diverse collettive in Italia e all’estero. 

Negli ultimi 10 anni passa da una pittura simbolista ad un espressionismo in chiave intimista. Di tale ultimo periodo si ricordano le personali: “Sequenze metriche …”, del 2012 al Castel dell’Ovo di Napoli; del 2013 in due gallerie in Ontario – Canada, e poi il ciclo itinerante di “Mytho’s Prortraits”, dal 2017, a Monte Porzio Catone, a Salerno, ad Aversa, a Roma, e ancora nel 2020/21 al P.A.N. di Napoli e a Formiggine (MO), fino ad arrivare alle ultime Personali “lo Mio Maestro” alla Casina Vanvitelliana al Fusaro e “Silenti” ai Decumani di Napoli. In Programmazione per quest’anno: tre personali, una a Roma, un’altra, ancora in Canada, ed una terza ad Elda, in Spagna.

 



SEGÚN MINO IORIO:
Antonio Ciraci è un artista di grosso spessore creativo dalla profonda connotazione intellettuale. La sua pittura rientra nella corrente informale napoletana che ha avuto i suoi autorevoli precursori in Domenico Spinosa – di cui è stato allievo -  Renato Barisani, Raffaele Lippi, Elio Waschimps, Gianni De Tora, Carmine Di Ruggiero, Armando De Stefano, senza mai però indossare le vesti del disagio culturale perché le sue sono interpretazioni che recano una serenità interiore disarmante sebbene prendano parte alla rottura degli schemi propri della tradizione. Antonio esprime sottile il segno dell’apparizione, solleva l’urlo racchiuso nel silenzio, elabora la rassegnazione costipata nell’animo dell’essere vivente alle prese con la ciclicità dei suoi giorni.