Francesco Cubeddu

Francesco Cubeddu è nato a Seneghe (OR) nel 1956. Escursionista, pilota di parapendio e paramotore dal 1992; si occupa di fotografia aerea con particolare predilezione per i siti archeologici e il territorio della Sardegna. 

Ha collaborato, con articoli e foto, con Delta & Parapendio dal 1994 al 2006; con “In Sardegna”, periodico di turismo, ambiente e cultura, dal 1994; saltuariamente anche con Volo Libero e Hobby Volo. Vincitore del concorso fotografico a tema aeronautico, patrocinato dall’Aero Club d’Italia e dall’editrice La Mandragora, “Il Mio Cielo” nel 2004 e nel 2008. Nel 2007 ha vinto il premio letterario “Il Mio Cielo” nella sezione “Appunti di Volo” col racconto: In volo sull’Alba. Le sue foto aeree dei nuraghi del Sinis, sono parte fondamentale della mostra ideata dal giornalista Sergio Frau: Atlantikà, Sardegna Isola Mito, e del relativo catalogo, che ne utilizza una come copertina. La mostra è stata ospitata all’aeroporto di Cagliari-Elmas nell’estate 2004, a Parigi nella sede dell’UNESCO nell’aprile 2005, nel museo di Rimini nel 2006, all’Accademia dei Lincei a Roma, ottobre 2006 e al museo delle Scienze di Torino, dicembre 2006. 

Francesco ha proiettato e commentato le sue foto aeree, oltre che nelle succitate occasioni, all’Università di Salisburgo nell’ottobre 2006; all’Istituto della Cultura Italiana di Amburgo nell’aprile 2007 ed in numerose conferenze in Sardegna. Sue foto aeree hanno corredato articoli su: Lo Specchio della Stampa, Meridiani, Bolina, riviste specialistiche, brochure e libri vari, tesi di laurea nonché numerosi siti Internet. 

Nel novembre 2008 l’Amministrazione Provinciale di Oristano e la facoltà di Archeologia Subacquea del Consorzio Uno, in occasione del Convegno sul Golfo dei Fenici, hanno organizzato la mostra fotografica sulla recente localizzazione dell’antico porto di Tharros utilizzando sue foto aeree. La sua mostra Serendipità, foto aeree di dettagli del territorio stampate su tela, è stata esposta presso il complesso minerario di Montevecchio in occasione della giornata del Fondo Italiano per l’Ambiente del 2009. 

 PARA MINO IORIO

La grande passione per la fotografia aerea dei paesaggi rurali del territorio sardo fanno di Francesco Cubeddu un cantore senza tempo della bellezza da tutelare e tramandare alle nuove generazioni. I resti della civiltà dei Nuraghi mettono in collegamento l’artista con la cultura archeologica del suo paese attraverso un astrattismo simbolico. Sono i cosiddetti ritratti della terra che ci parlano attraverso le grandi geometrie d’insieme. Un’antichissima forma d’arte che riguardava già i contadini della preistoria attraverso megagrafismi riprodotti sul terreno appena vangato. Una passione profonda che diventa anche documentazione antropologica attraverso il volo con l’uso del deltaplano a motore.