Ilia Tufano
ILIA(Ersilia) TUFANO, nata a Saviano (NA), vive e lavora a Napoli, dove ha fondato e cura l’attività espositiva e culturale di Movimento Aperto. Laureata in Storia dell’Arte con una tesi sul “De prospectiva pingendi” di Piero della Francesca ,si è interessata alla problematica dell’arte contemporanea, frequentando presso l’Università di Roma i corsi di Nello Ponente e di Giulio Carlo Argan. Espone dal 1988. Ha insegnato presso il Liceo Artistico Statale di Napoli. E’ redattrice di Porta di Massa, laboratorio di filosofia. Negli ultimi decenni la sua ricerca è approdata, a partire da formulazioni astratte ,alla pratica delle intersezioni tra linguaggi verbali e visivi, per dar corpo a combinazioni inattese, e, attraverso l’urto tra frammenti di scrittura e stesure di pittura, porre in atto il confronto tra mentale ed emozionale ,dai quali si articolano il pensare ed il fare, ma anche la poesia e la pittura.
Le sue più recenti personali, nel 2018 : Sensibili Scritture a cura di linda Irace e con un testo di Dario Giugliano presso La Sala delle Terrazze in Castel dell’Ovo a Napoli e Di/segni di Parole a cura di Alfonsina Caterino presso Lo Studio Leonardi zu spat, Roma.
Tra le numerose collettive cui ha partecipato nel 2019 si segnalano : La carta della terra a cura di Peppe Pappa, PAN, Napoli. In Spagna, Confluencias , a cura di Enzo Trepiccione ad Elda e poi a Santa Pola, Centro nautico e poi Sala de expositiones Vicente Poveda Petrer e poi Crevillent, Casa Municipal de Cultura. A Roma, Artefuoricentro, Violenze, mostra itinerante poi a Napoli ed a Milano(2020) A Napoli, PAN, Icons , a cura dell’Associazione Tempo Libero . Nel 2020 a Bologna, Showroom Ultra Design, Un Eco per tutti. Roma, Studio Leonardi zu spat?, Come le foglie, installazione. Elda, Spagna, Fondaciòn Paurides, Ars Gratia Artis,Post Art. Napoli, Lineadarte Officina Creativa, Il piacere nei libri. Prato, Spazio g43, Esserci senza esserci, Mailart. Mostra diffusa, Tempo Libero, Ars virus est. Nel 2021 Mediterraneus ars liber, rassegna internazionale del libro d’artista, Museo del mar, Santa Pola, Spagna. Salerno, Galleria Civico 23, Rivista oggetto. Napoli, Bella Ciao, Lineadarte. Salerno, Archivio Statale, Hybride&zine. Salerno, Civico 23, Green Hope MAC Guarcino (FR), Innesti/Sinergie. Murcia, Spagna, Centro de Arte, Palacio Almudi, WALLS. Guardamiglio (LO), Palazzo Zanardi Landi, Padiglione Birmania. Donne ad arte, Cartoline saluti da..per l’evento Sete di libertà, e Donne ad arte 8. Salerno, Archivio di Stato, FilaStrocca, libri per l’infanzia Monza, Sede Centrale Poste italiane, Dante, a riveder le stelle, Mail Art . Castro dei Volsci (FR) Corrispondenze. Milano, Spazio d’Arte Scoglio di Quarto, Centocinquanta Artiste solidali con le Donne Afgane.
Nell’ultimo decennio ha partecipato anche a numerose mostre di libri d’artista, come ad esempio la VI Biennale del Libro d’artista di Cassino,(2009), Ibridi Fogli, nuove acquisizioni, presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno,(2014 e 2015) , Codex, la forma del messaggio presso La Pinacoteca Comunale di Gaeta, (2016) Taccuini d’Artista, Studio Leonardi zu spat? a Roma e poi a Milano ,presso l’Archivio Di Gino Gini e Fernanda Fedi (2017) e poi Rigorosamente libri/ Quarta Biennale del Libro d’Artista, Fondazione dei Monti Uniti, Foggia, (2019). Ha partecipato alle cinque edizioni della Biennale del Libro d’Artista(2010, 2013, 2015 ,2017,2019), Complesso Monumentale di S. Domenico Maggiore, Napoli. A Salerno, infine, presso la Fondazione Filiberto e Bianca Menna, Narrato con figure, mostra internazionale di libri d’artista a cura di Antonio Baglivo e Vito Pinto, (2019). Il suo MARECUBO è stato pubblicato in Patapart 15, Foglio dell’ Institutum Pataphisicum Partenopeium ed una sua acquaforte con una poesia di Michele Fianco è ne’ I libri del Merlo dell’Accademia del Merlo Maschio, Saviano (NA). Ha firmato la copertina del n° 8 di Levania, rivista di poesia e l’immagine di copertina per il Seminario di ricerca: Poésie et Bonheur/ Poesia e felicità, THYRSE, collection du C.T.E.E.L., Université Còte d’Azur. Ha partecipato alla rivista Dialogue , Dialogue four e Dialogue five ed alla Rivista oggetto Civico 23.
PARA MINO IORIO
Invece per Ilia Tufano il muro non può essere né bianco né vuoto ma deve recare il segno grafico della scrittura. Sequenze di lettere e parole organizzate in stringhe che scorrono l’una sull’altra e che rivelano la mobilità della loro composizione perché secondo una sua fortuita reminiscenza “il futuro non è scritto” ed è determinato dalle azioni compiute dall’uomo nel suo presente alla stregua di “un foglio bianco su cui scrivere il nostro tempo”. L’uso della scrittura nell’arte concettuale ha una tradizione che parte nel 1970 con Joseph Kosuth che la teorizzò su Arts Language inaugurando un lungo filone con opere presenti soprattutto a Napoli a partire dalla sezione di Arte Contemporanea del Museo Nazionale di Capodimonte. Egli facendo ricorso alla scrittura, fissa per la prima volta il principio che il significato di un’opera d’arte prescinde e dalla sua forma e dal suo colore.