Mariangela Calabrese
La linea espressiva di Mariangela Calabrese sembra definirsi all’interno di un bacino linguistico fitto di indizi, contributi e suggerimenti che denotano un’ampia e consapevole riflessione sulle dinamiche concettuali dell’arte. Il suo è un rigoroso percorso fatto di approdi e linguaggi esplorati: la pittura, la scultura, i libri d’artista, le installazioni, le opere ambientali, le performance relazionali.
È stata docente di discipline pittoriche al Liceo artistico, si è formata all’Istituto Statale d’Arte di Roma e all’Accademia di Belle Arti di Frosinone. Numerosi musei e centri d’arte hanno ospitato sue personali: PAN - Palazzo delle arti, Napoli. Museo Emilio Greco, Sabaudia. Museo V. Crocetti, Roma. Sala Santa Rita, Roma. Palazzo Genovese, Salerno. Museo Irpino - ex Carcere Borbonico, Avellino. Chiesa S. Severo al Pendino, Napoli. Chiesa dei Padri Scolopi, Alatri; e collettive: Identity Collective - Padiglione Grenada della 59.Biennale Arte 2022 di Venezia. Real Orto Botanico - Portici (NA) - Centro Musa - Reggia Borbonica - Portici. Castello di Macchiagodena (IS). Castello di Termoli. Palazzo Manieri L’Aquila. Museo MAC, Guarcino. Galleria d’Arte Moderna Roma Capitale: domaniinarte contest artistico. Museo CAM - Casoria - Contemporary Art: Campandemicart. Premio Sulmona 2019 (invito e testo critico in catalogo a cura del prof. Duccio Trombadori). Reggia di Portici (NA). Istituto di Cultura Italiana - Los Angeles (USA) California. Francia - Clisson, L’Espace ST Jaques. Castro dei Volsci (artista e curatrice). Sue opere sono in mostra permanente presso importanti centri d’arte: MUSA - Real Orto Botanico, Reggia Borbonica, Portici. Galleria d’arte Moderna, Roma Capitale: Contest Artistico DomaniInArte. Palazzo Iacobucci, Frosinone. Museo delle Scritture A. Manuzio, Bassiano. Museo Pinacoteca -Teora (AV). Presìdio - Archivio del Libro d’Artista – Verbamanent, Sannicola (LE).
Collezione Aiolfi -Savona. Museo Pinacoteca Comunale – Rittana (CN). Galleria Scoglio di Quarto - Milano. Ideatrice, insieme al critico d’arte R.Z. del Collettivo ad - Arte in Dimora - Discovery of Urban Sites.
PARA MINO IORIO
Mariangela Calabrese espone un’arte carica di suggestioni cromatiche elaborate attraverso anni di ricerca negli accostamenti e nella scelta della distribuzione dei flussi di colore sulla superficie del quadro. Possiamo dire che il suo è un linguaggio concettuale improntato all’estensione. Infatti, nell’opera in mostra pratica il dripping secondo la tradizione più pura rifacendosi per questo all’espressionismo classico americano di Jackson Pollock e Willem de Kooning ma modula l’action painting in un perimetro geometrico molto elegante e sconfinato generando forme simboliche ben definite. Questo tipo di scelta produce un lessico che di fatto è un processo artistico antitetico al minimalismo degli altri artisti presenti in mostra perché il concettualismo di Mariangela si rifà più al “Colour field", cioè alla pittura fatta di campi di colore, che il critico d’arte newyorkese Clement Greenberg teorizzò intorno al 1940 vedendo nella Minimal Art una progettazione tendente al rudimentale e riconoscendo nei sentimenti prodotti dalle campiture cromatiche la forza di elevare l’opera ad un alto livello di intensità artistica.